Abbiamo ricevuto la convocazione dell’ARAN per giovedì prossimo, 27 febbraio, per avviare il negoziato sul rinnovo del CCNL 2022/24. Era ora. Siccome la trattativa riguarda un triennio già scaduto, non c’era proprio ragione di perdere altro tempo.
È chiaro, infatti, che il mancato rinnovo avrebbe ricadute inevitabili su quello del triennio successivo, con un effetto domino che è nostro preciso interesse scongiurare.
Questo non vuol dire che ci attenda un negoziato facile e scontato: sappiamo bene che le risorse a disposizione, pur percentualmente superiori a quelle del contratto precedente, non soddisfano pienamente le attese di una categoria che chiede, giustamente, un riallineamento dei trattamenti economici con quelli mediamente erogati in ambito europeo. Mi auguro tuttavia che nessuno ceda alla tentazione di inseguire obiettivi irrealistici, magari alla ricerca di qualche consenso in più per le prossime elezioni RSU: sarebbe un grave danno, come già avvenuto in altri comparti dove il contratto non si è potuto rinnovare, un danno che ricadrebbe pienamente e interamente su lavoratrici e lavoratori.
Non va inoltre sottovalutata l’importanza della parte cosiddetta normativa, dove deve continuare l’azione già avviata col contratto precedente, che ha introdotto importanti elementi di rinnovamento in materia di formazione e di organizzazione dei profili professionali ATA.
C’è poi un tema, quello del welfare contrattuale, cui ha fatto cenno nei giorni scorsi il ministro Valditara, che è questione rimessa interamente al negoziato: anche in questo caso un aspetto già presente in altri contratti, come quello delle scuole non statali, ma del tutto nuovo per il nostro comparto.
Cercheremo inoltre, nella trattativa, di fare qualche passo in avanti in più in tema di mobilità del personale, oggetto di interventi legislativi assai discutibili che sono stati in parte disinnescati negli ultimi due contratti integrativi, ma che continuano a ostacolare pesantemente gli spazi di intervento su una materia che per noi va ricondotta pienamente alla disciplina negoziale.
Altro tema da riportare interamente alla contrattazione è quello della valorizzazione professionale, su cui la legge è intervenuta con provvedimenti che abbiamo fortemente contestato, come il decreto legge 36 del 2022.
Non sono questioni di poco conto, ne siamo consapevoli e per questo andremo all’ARAN molto determinati. Non mi esercito in previsioni sulla durata della trattativa, ora che finalmente si avvia preferisco concentrarmi sull’impegno di gestirla al meglio, perché si possa arrivare quanto prima a una sua positiva conclusione.
Roma, 21 febbraio 2025
Ivana Barbacci, segretaria generale CISL Scuola
Gestione del sito. Consentono il funzionamento e l’esplorazione sicura ed efficiente del sito web.
Facilitare la navigazione e il servizio reso all’utente in funzione di una serie di criteri da quest’ultimo selezionati
Raccogliere informazioni in forma aggregata sulla navigazione da parte degli utenti per ottimizzare l'esperienza di navigazione e i servizi stessi.