Tratto da “Il Sole 24 Ore”
Alle professioni “introvabili”sul mercato del lavoro italiano rischiano di aggiungersi anche gli insegnanti. Un paradosso per un Paese che dal 2015 a oggi ha assunto a tempo indeterminato circa 150mila docenti. Senza riuscire però a trovare le 22mila cattedre che restano scoperte e che anche quest’anno sono state assegnate ad altrettanti supplenti. Ventiduemila prof di cui, per la prima volta, si conosce l’identikit: insegnano (o meglio dovrebbero insegnare) al Nord, soprattutto nelle scuole medie e superiori lombarde, piemontesi, venete, toscane, e sono abilitati in lingue, sostegno e matematica e italiano.
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