La legislatura si è conclusa senza che si riuscisse ad approvare l’attesa modifica del dlgs 81/2008 sulla responsabilità dei dirigenti scolatici in tema di sicurezza degli ambienti scolastici. Le Commissioni riunite Cultura e Lavoro della Camera hanno comunque definito un testo unificato delle due proposte di legge, presentate dalle On. Pellegrino (C. 3830) e Carocci (C 3963). Il testo, condiviso dai rappresentanti delle diverse forze politiche e dallo stesso Miur, certamente potrà costituire il punto di partenza per ritornare su questo scottante problema nella prossima legislatura.
La proposta che è stata formulata è che gli interventi relativi all’installazione degli impianti e alla loro verifica periodica e gli interventi strutturali e di manutenzione riferiti ad aree e spazi degli edifici non assegnati alle istituzioni scolastiche nonché ai vani e locali tecnici, tetti e sottotetti, restino a carico dell’amministrazione tenuta alla loro fornitura e manutenzione. Inoltre il testo unificato prevede che la valutazione dei rischi strutturali degli edifici scolastici e l’individuazione delle misure necessarie a prevenirli siano di esclusiva competenza di Comuni o Province.
La situazione attuale evidentemente non è idonea a garantire la sicurezza degli allievi anche perché la confusione delle competenze non aiuta interventi tempestivi. È necessario riordinare il quadro normativo, in primo luogo riconoscendo in tema di gestione della sicurezza degli edifici scolastici “le effettive particolari esigenze connesse al servizio espletato o le peculiarità organizzative”, la cui individuazione era demandata dal D.lgs. 81/2008 a specifici decreti interministeriali che, per il settore istruzione, non hanno mai visto luce.
L’urgenza di porre rimedio a questo vuoto regolamentare è evidente. La soluzione peraltro non può certo consistere nell’attribuire, come vorrebbe qualcuno, esclusivamente al dirigente scolastico ogni responsabilità in materia di sicurezza degli istituti scolastici, via che sarebbe veramente perniciosa.
È invece opportuno che le valutazioni sulle situazioni strutturali ed impiantistiche rimangano affidate agli enti proprietari, tra l’altro appositamente dotati di Unità operative Tecniche in grado di garantire competenza ed efficacia nelle valutazioni, così da non incorrere in fatali errori per una eventuale sottovalutazione del rischio, dalla quale potrebbe derivare grave nocumento agli allievi e ai lavoratori della scuola. La scuola non ha uffici tecnici deputati all’edilizia. L’invito è ad operare per condizioni di sicurezza che siano sostanziali, evitando di attribuire responsabilità che richiedono conoscenze di natura tecnica e periziale che non sono in alcun modo attinenti alle competenze e al profilo professionale del dirigente scolastico.
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