Voci dalla stampa. A Torino la scuola possibile, senza banchi, senza voti, senza compiti a casa

C’è bisogno di sperimentazione didattica, di modi nuovi di fare scuola che si adattino ai tempi che cambiascuolapossibileno, ad un’utenza di nativi digitali con nuovi stili di apprendimento. Sembra andare in questa direzione la “scuola possibile”, che aprirà le porte a 18 alunni di una prima (scuola primaria) a partire dal prossimo settembre. 

Si tratta di una scuola che, a giudicare da come viene descritta, somiglia in molti aspetti a quella finlandese: niente compiti a casa, niente voti e … niente banchi! A dirla tutta non sembra che le scuole finlandesi non abbiano i banchi, ma il problema non sussiste: “Se i bambini riterranno che servano ce li costruiremo” assicura Laura Milani, fondatrice della scuola. 

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