Si fa seguito alla Nota n. 107190 del 19 dicembre 2022, volta a regolare l’utilizzo degli smartphone e di analoghi dispositivi elettronici nelle istituzioni scolastiche, per fornire alle scuole dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione ulteriori indicazioni finalizzate a introdurre il divieto de11’uso degli smartphone per lo svolgimento delle attività educative e didattiche, in vista dell’avvio dell’anno scola›-tico 2024/2025.
Importanti studi internazionali hanno rilevato la diretta correlazione fra l’uso del cellulare in classe, anche a scopo educativo e didattico, e il livello degli apprendimenti degli alunni.
In particolare, merita di essere richiamato il Rapporto Unesco “Global education monitoring report, 2023.’ Technology in educcition.’ a tool on wliose terms?” nel quale si evidenzia che i dati delle valutazioni internazionali su larga scala, come quelli forniti dal ‘Programma per la valutazione internaziOnale degli studenti’ (PISA), mettono in luce un legame negativo tra l’uso eccessivo delle TIC e il rendimCnto degli studenti. In 14 Paesi è stato infatti riscontrato che la semplice vicinanza a un dispositivo mobile distrae gli studenti provocando un impatto negativo su11’apprendimcnto.
Più nello specifico nel Rapporto OCSE PISA 2022 (Volume Il) Learning during — and fi’om — disruption, si evidenzia come gli s-inartphonc siano fonte di distrazione per gli studenti che lo usano con maggior frequenza a scuola facendo diminuire il livello di attenzione, in particolare durante le lezioni di matematica e, quindi, mettendo a rischio il rendimento nella materia.
È stato altresì rilevato che l’uso continuo, spesso senza limiti, dei telefoni cellulari fin dall’infanzia e nella preadolescenza incide negativamente sul naturale sviluppo cognitivo determinando, tra l’altro, perdita di concentrazione e di memoria, diminuzione della capacità dialettica, di spirito critico e di adattabilità. Recenti analisi, inoltre, hanno dimostrato un aumento preoccupante anche in Italia di minori affetti dalla sindrome de11’Hikikomori, ossia il fenomeno dell’isolamento sociale volontario che comporta il ritiro dei giovani nel chiuso delle proprie case rinunciando ai rapporti con il mondo esterno.
Alla luce delle considerazioni che precedono, a tutela del corretto sviluppo della persona e degli apprendimenti, si dispone il divieto di utilizzo in c1a.se del telefono cellulare, anche a fini educativi e didattici, per gli alunni dalla scuola d’infanzia fino alla secondaria di primo grado, salvo i casi in cui lo ste:•so sia previsto dal Piano educativo individualizzato o dal Piano didattico perscanalizzato, come supporto rispettivamente agli alunni con disabilità o con disturbi specifici di apprendimento ovvero per documentate e oggettive condizioni personali.
Potranno, invece, escsere utilizzati, per fini didattici, altri diSposltiVi digitali, quali pc e tablet, sotto la guida dei docenti.
Restano fermi, dunque, il ricorso alla didattica digitale e la sua valorizzazione, cc sì come l’impegno a rendere edotti gli studenti sul corretto ed equilibrato uso delle nuove tecnologie, dei telefoni cellulari e dei social e sui relativi rischi, come previsto anche dal DigCoinp 2.2.
Le i.stituzioni scolastiche del primo ciclo di istruzione provvederanno, pertanto, ad aggiornare i propri regolamenti e il patto di corresponsabilità educativa, anche prevedendo, nella scuola secondaria di primo grado, specifiche sanzioni disciplinari per gli alunni che dove:ssero contravvenire al divieto di utilizzo in classe dello smartphone.
Come è noto, negli ultimi anni si è difliisa la consuetudine, tra i docenti, di assegnare i compiti da svolgere a casa esclusivamTrlte mediante notazione sul registro elettronico.
Tale modalità comporta, di fatto, che gli alunni consultino sistematicamente il registro elettronico attraverso dispositivi tecnologici, PC, smartphone e tablet, per verificare quali attività debbano essere svolte a casa e per quale giorno, spesso con la mediazione dei genitori, titolari delle password di accesso.
Al fine di sostenere, fin dai primi anni della scuola primaria e proseguendo nella scuola secondaria di primo grado, lo sviluppo della responsabilità degli alunni nella gestione dei propri compiti domando, al contempo, il ricorso alla tecnologia, si raccomanda di accompagnare la notazione sul registro elettronico delle attività da SvolgCre a casa con la notazione giornaliera su diari/agende perscanali.
In questo modo, e tenendo conto delle scadenze assegnate dai docenti nello svolgimento dei compiti, ciascun alunno potrà acquisire una crcb-ccnte autonomia nella gestione degli impegni scolastici, senza dover ricorrere necessariamente all’utilizzo del registro elettronico.
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