Dirigenti scolastici, prosegue il confronto sindacati Ministero sul nuovo sistema di valutazione

Si è svolto ieri, 26 novembre, il secondo incontro del Confronto sul nuovo sistema di valutazione dei dirigenti scolastici. L’Amministrazione ha presentato due schede di valutazione, complete di obiettivi, indicatori e relativi pesi. La prima scheda presenta un numero ridotto di obiettivi, essendo riferita all’anno scolastico corrente; la seconda è invece completa dell’intero set che l’Amministrazione intende adottare per il successivo anno scolastico.

Il punteggio derivante dalle evidenze collegate agli obiettivi arriva sino ad 80 mentre i restanti 20 punti per ottenere il massimo (100 punti) sono rimessi all’apprezzamento discrezionale del direttore regionale competente. Alcuni indicatori sono strettamente amministrativi, quasi adempitivi, e poco rappresentativi dell’attività del dirigente scolastico. Altri sono invece più complessi ma condizionati da decisioni degli organi collegiali. È questo il caso, ad esempio, dell’adesione a reti o ad iniziative di innovazione e di sviluppo didattico. Il sistema di valutazione risulta così sospeso tra una visione puramente tecnico amministrativa e la valorizzazione di aspetti progettuali che però richiedono la partecipazione di altri soggetti nell’assumere decisioni.

Vi sono poi degli indicatori che nella loro specificità costituiscono una sorta di intrusione nell’orientamento progettuale delle scuole autonome, come ad esempio la dettagliata indicazione circa l’attivazione di scambi anche virtuali con istituzioni scolastiche all’estero, compresi Erasmus ed E-twinning, indicazione che potrebbe non essere il pensiero primo nella progettazione curricolare di alcuni livelli scolastici in alcune particolari zone del Paese.

La CISL Scuola ha ribadito le preoccupazioni per un sistema di valutazione costruito senza le caratteristiche di terzietà e collegialità. Nella scuola non esistono OIV e che nella proposta presentata dall’Amministrazione gli stessi soggetti che propongono gli obiettivi hanno poi l’opportunità di una valutazione del tutto discrezionale per 20 punti su 100.

La CISL Scuola ha pertanto rinnovato la richiesta che i venti punti siano aggiuntivi e compensativi e che comunque sia possibile per i dirigenti raggiungere il massimo punteggio sulla base di dati misurabili.

Ha inoltre richiesto che gli indicatori non prevedano traguardi che coinvolgono nel processo decisionale altri soggetti.

L’ Amministrazione ha comunque invitato le organizzazioni sindacali a presentare ulteriori proposte in vista della prossima convocazione prevista per il 5 dicembre 2024.

A margine dell’incontro la CISL Scuola ha chiesto nuovamente al Direttore di Dipartimento, Jacopo Greco, indicazioni in merito alle clausole inserite da alcuni direttori regionali nei contratti dei dirigenti scolastici, che condizionano il riconoscimento della retribuzione di risultato al rispetto dei tempi di pagamento delle fatture previsti dalle vigenti disposizioni. Nella circolare 8/11/2024 n. 3 la Ragioneria generale dello Stato esplicita che “si ritiene che non rientrino nelle legittime cause di sospensione delle fatture tutte quelle condizioni in cui il ritardo di pagamento dell’Amministrazione dipenda da motivazioni interne alle procedure amministrativo-contabili della pubblica amministrazione, comprese quelle derivanti dal ritardo nei trasferimenti di risorse finanziarie tra i diversi livelli di governo”. Si tratta appunto di una situazione alla quale potrebbero essere largamente esposte le istituzioni scolastiche che non hanno potuto provvedere ad anticipazioni in attesa dell’arrivo dei fondi relativi al PNRR.

Il dott. Greco ha specificato che la questione è all’esame del Dipartimento, ma che comunque nel sistema di valutazione dei dirigenti scolastici questo aspetto certamente deve essere adeguatamente considerato per individuare le fatture sospese.