Mobilità, un buon contratto per lavoratori e scuole: ecco cosa cambia

E’ stata firmata il 31 gennaio scorso l’ipotesi di contratto integrativo sulla mobilità del personale dmobilitàScuolaella scuola relativo all’A.S. 2017/2018.

Il testo, che vede soddisfatta Maddalena Gissi di Cisl Scuola, porta con sé importanti novità, che elenchiamo di seguito:

  • E’ prevista una semplificazione delle procedure, prevedendo che con un’unica domanda si possano chiedere movimenti per la provincia di attuale titolarità e anche per altre province, per quanto riguarda sia la mobilità territoriale che quella professionale;
  • Per i docenti, viene estesa a tutti la possibilità di richiedere il trasferimento non solo su ambiti territoriali, ma anche su singole istituzioni scolastiche, ed è questo sicuramente uno dei risultati politicamente più rilevanti;
  • Sempre su singola istituzione scolastica verranno disposti, qualora necessario, i trasferimenti d’ufficio del personale perdente posto. In generale, per le situazioni di soprannumero o esubero la provincia costituirà il perimetro entro cui possono avvenire la mobilità d’ufficio o l’utilizzo;
  • Viene confermata l’eliminazione del vincolo di permanenza triennale nella provincia di assunzione;
  • Il 60% dei posti disponibili sarà riservato alle nuove assunzioni di personale docente;
  • Si prevede, in ultimo, di affidare alla contrattazione d’istituto l’individuazione dei criteri di assegnazione alle sedi scolastiche per il personale la cui titolarità è in un istituto che comprenda scuole ubicate in comuni diversi. Infatti da quest’anno, a differenza di quanto avveniva in precedenza, per ogni istituzione scolastica è assegnato (per tutti gli ordini e gradi di scuola) un solo codice identificativo anche in presenza di indirizzi di studio diversi.