Al termine dei lavori dell’Assemblea Nazionale del 6 e 7 novembre a Napoli, è stato approvato all’unanimità un documento che indica nel rinnovo del contratto nazionale il passaggio irrinunciabile di un’azione cui dare continuità anche in prospettiva, puntando a ottenere un più giusto e adeguato riconoscimento, normativo e retributivo, di tutte le professionalità operanti nel sistema di istruzione pubblico. Di seguito il testo del documento.
L’Assemblea Nazionale della Cisl Scuola, riunitasi a Napoli presso l’aula magna dell’Università Federico II nei giorni 6 e 7 novembre 2017, udita la relazione della Segretaria Generale Maddalena Gissi, ne assume i contenuti che hanno evidenziato la dimensione valoriale e prospettica della nostra vocazione sociale e di un ruolo che si esercita nel rapporto tra politica, scuola e sindacato e non può essere ridotto alla sola erogazione di servizi.
Lo scenario politico nazionale e internazionale nel quale ci stiamo muovendo è caratterizzato da tensioni e contraddizioni, da spinte autonomistiche e populismi, da perduranti incertezze economiche e dal diffondersi di atteggiamenti di violenza e aggressività verso i soggetti più deboli e indifesi. In questo quadro, in cui emerge la necessità di promuovere e rafforzare coesione sociale, equità e giustizia, si apre una stagione contrattuale densa di attese da parte dei lavoratori del mondo della scuola.
Il dibattito ha sottolineato come alle aspettative di un recupero del valore delle retribuzioni si accompagnino quelle di una chiara ridefinizione di ruoli e compiti per il riconoscimento delle diverse professionalità. Vi è l’esigenza di una complessiva rivisitazione dei contenuti dei profili professionali, evidenziandone la complessità, oggi non compiutamente riconosciuta.
L’Assemblea indica come particolarmente pressanti, al pari delle richieste economiche, quelle relative al miglioramento delle condizioni di lavoro, nell’ottica della sostenibilità degli impegni richiesti, anche individuando modalità di organizzazione del lavoro che tengano conto delle esigenze derivanti dal prolungarsi della permanenza in servizio conseguente all’innalzamento dell’età pensionistica.
Il disagio diffuso che si è manifestato nelle assemblee territoriali va raccolto e tradotto in fattore di supporto al negoziato, assumendo la contrattazione come luogo di democrazia e traguardando un contratto che sia strumento per una chiara definizione di diritti e doveri dei lavoratori.
Il rinnovo del contratto offre l’opportunità di superare tensioni e contraddizioni indotte da ripetute “invasioni di campo” legislative, puntando a recuperare una necessaria dimensione di collegialità e condivisione rispetto a logiche di esasperato individualismo.
La scuola va riportata al centro di un positivo e costruttivo dibattito pubblico: l’appuntamento del 18 novembre sarà a tal fine una delle occasioni per rafforzare il legame tra scuola, lavoratori e comunità sociale di riferimento. Punto di forza del sindacato è il rapporto diretto con le persone, attraverso il quale costantemente è possibile consolidare quella fiducia che i cittadini sembrano avere smarrito nei confronti della politica e delle altre istituzioni.
L’Assemblea Nazionale considera l’accordo del 30 novembre come fondamentale punto di partenza per riportare all’ambito contrattuale sia la definizione dell’organizzazione del lavoro che gli aspetti retributivi, ivi compresi quelli legati al salario accessorio.
L’Assemblea Nazionale ritiene importante sostenere e rafforzare la contrattazione di secondo livello soprattutto sulle questioni che investono direttamente le condizioni di lavoro, valorizzando il ruolo delle RSU/RSA in una visione di scuola intesa come comunità educativa e di valori.
L’Assemblea, nella consapevolezza che il contratto non potrà essere risolutivo rispetto a tutte le attese del personale della scuola, lo ritiene tuttavia un passaggio irrinunciabile per affrontare e risolvere le tante criticità in atto e per la definizione di un percorso che dia continuità, anche in prospettiva, ad azioni e iniziative volte ad ottenere un più giusto e adeguato riconoscimento economico e sociale di tutte le professionalità operanti nella scuola.
L’Assemblea, nella convinzione che la Cisl Scuola saprà essere ancora una volta protagonista autorevole della trattativa, dà mandato alla Segreteria Nazionale per una gestione del confronto negoziale, che preveda anche un puntuale e costante coinvolgimento degli organismi statutari, finalizzata alla definizione di un contratto che dia significative risposte alle istanze e alle attese dei lavoratori della scuola.
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