Approvata la riforma sperimentale dei percorsi quadriennali dell’ istruzione tecnica e professionale

Il 31 luglio è stato definitivamente approvato, dalla Camera dei Deputati, il disegno di legge di riforma dell’istruzione tecnico-professionale, che introduce il modello della filiera del 4+2. Occorre subito precisare che si tratta di un modello sperimentale, complementare rispetto all’attuale sistema vigente.

Nel merito si rileva che il nuovo  modello propone un percorso quadriennale al termine del quale gli studenti potranno accedere direttamente ai corsi degli ITS Academy o,   in alternativa, all’Università. Il diploma quadriennale avrà infatti la stessa spendibilità del  diploma quinquennale.

Come più volte richiesto dalla Cisl scuola,  da ultimo nel corso dell’audizione informale presso la VII Commissione Cultura della Camera dei Deputati del 4 marzo 2024, gli organici dei docenti, nonostante il più breve percorso di studio,  resteranno invariati.  In tal modo sarà possibile  il potenziamento dello studio delle discipline nel quadriennio, in particolare delle materie STEM , delle lingue, della didattica laboratoriale e dei Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento (PCTO).

Gli istituti, inoltre,  potranno riservare quote orarie da destinare ad attività legate alle specifiche esigenze del  territorio.Il monte ore relativo al quinto anno, corrispondente  a 1056 ore, sarà compensato, anche  parzialmente,  attraverso modalità di adeguamento e rimodulazione del calendario scolastico annuale e dell’orario settimanale delle lezioni, sulla base di criteri individuati dalle istituzioni scolastiche autonome.

Ad avviso della Cisl scuola, a supporto dell’ambizioso progetto, vi è la necessità di un adeguato investimento  in termini di formazione del personale. Tenuto conto infatti che la riforma prospettata richiederà una metodologia segnata da rilevanti caratteri di novità (approccio fortemente laboratoriale, e con compiti “di realtà”, Unità di apprendimento multidisciplinari, didattica spostata sempre più verso le competenze per favorire forti alleanze scuola-lavoro), il ruolo della formazione del personale assume valenza strategica in un contesto di piena  valorizzazione all’interno del Contratto di Lavoro.