Fondo per il miglioramento dell’offerta formativa (FMOF), al via la trattativa per il CCNI relativo all’a.s. 2024/25

Al via il negoziato per il contratto integrativo sul Fondo per il miglioramento dell’offerta formativa (FMOF) per l’a.s. 2024/25. Il primo incontro fra Amministrazione e sindacati si è tenuto martedì 23 luglio al Ministero.

L’Amministrazione, in premessa, ha informato le Organizzazioni Sindacali firmatarie del CCNL, di aver avuto la certificazione del FMOF 2024/25 per un importo di 844.360.000 euro, quindi con un incremento di 43, 5 milioni di euro rispetto all’anno precedente, nel quale la consistenza del fondo era stata di 800.860.000 euro. A tale cifra dovrebbero aggiungersi altri 27,74 milioni di euro, corrispondenti alle economie per le quali si è in attesa di certificazione.

L’incremento di 43,5 milioni è dovuto alle residue disponibilità (37,5 milioni) del fondo di cui al comma 592 dell’art.1 della L.205/2017 (valorizzazione della professionalità docente) e ai fondi di Agenda Sud (6 milioni).

Il residuo di 37,5 milioni si è determinato a seguito di un utilizzo delle risorse costituenti il fondo ex lege 205/2017 (300 milioni) articolato nel modo seguente:

  • 30 milioni per incrementare la RPD con il CCNl 2016/18;
  • 220 milioni per finanziare la RPD con il CCNL 2019/21;
  • 12,5 milioni per finanziare gli esoneri dei collaboratori del DS nelle scuole date in reggenza.

Il nuovo FMOF, nel rispetto delle previsioni contrattuali e fatti salvi gli importi relativi alle attività di recupero, agli incarichi specifici per il personale ATA e alle ore eccedenti, dovrà farsi carico di prevedere appositi finanziamenti per il pagamento:

  • delle ore di formazione del personale docente che eccedono le 80 h funzionali;
  • dell’indennità di disagio per gli assistenti tecnici impegnati nel I ciclo:
  • degli incarichi specifici previsti dall’art.54 del CCNL finalizzati all’assolvimento dei compiti legati all’assistenza agli alunni e al primo soccorso;
  • dell’eventuale incremento della quota variabile della indennità dei funzionari con incarico di DSGA;
  • dell’incentivo ai docenti che assicurano la continuità didattica agli alunni.

Alla luce di questi criteri, l’Amministrazione ha proposto la seguente articolazione degli importi:

  • 20 milioni per la formazione dei docenti;
  • 0,8 milioni per gli assistenti tecnici;
  • 3 milioni per incrementare gli incarichi specifici del personale ATA;
  • 3,5 milioni per incrementare la quota variabile dell’indennità di direzione;
  • 30 milioni per incentivi alla continuità didattica.

La CISL Scuola, rispetto a quanto rappresentato dall’Amministrazione, ha proposto una possibile riduzione della quota destinata al riconoscimento della continuità (limitandola, peraltro, ai casi di insegnanti che prestano servizio in aree di particolare disagio) e un corrispondente incremento di quella finalizzata alla retribuzione delle ore di formazione del personale docente.

Ha dichiarato invece di condividere la proposta di applicare l’importo massimo della “forchetta” prevista dal CCNL (da 350 a 800 euro) per la valorizzazione dell’indennità di disagio per 1.000 assistenti tecnici del primo ciclo.

Ha chiesto poi una più approfondita riflessione per quanto riguarda gli incarichi specifici, per una serie di ragioni: anzitutto, perché con il CCNL si è scelto di orientare gli incarichi destinati ai collaboratori scolastici per le attività di assistenza e primo soccorso; inoltre, perché le esigenze di assistenza richiedono un diverso impegno a seconda dei gradi di scuola in cui vengono svolte; infine, perché è comunque necessario prevedere anche un finanziamento per gli incarichi specifici destinati al personale assistente amministrativo e tecnico.

La CISL Scuola ha invece convenuto sull’opportunità di un incremento dell’indennità di direzione che tenga ovviamente conto delle risorse disponibili e di tutte le attività la cui retribuzione è a carico del FMOF.

La trattativa riprenderà mercoledì prossimo, 31 luglio.