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Si è tenuto l’incontro richiesto unitariamente (vedi messaggio di mercoledì 22 novembre) relativo a molteplici questioni sulla imminente partenza dei nuovi percorsi abilitanti da parte delle Università. In premessa, il Capo Gabinetto ci ha informato che, nell’ambito della rinegoziazione del PNRR concordate dal Governo nella riunione del 24 novembre 2023 con la Commissione Europea , ci sono novità relative al reclutamento del personale docente.
Rimane invariato l’impegno di realizzare le 70.000 assunzioni attraverso i concorsi essendo questa una milestone del PNRR non modificabile. Cambiano invece le tempistiche per realizzare le stesse beneficiando di un maggior lasso di tempo. Infatti, il Ministero dell’Istruzione e del Merito bandirà:
– un primo concorso entro dicembre 2023 cui potranno partecipare i docenti già abilitati, i docenti con i 24 CFU acquisiti entro il 31 ottobre 2022 e i docenti triennalisti (docenti che hanno prestato un triennio di servizio nelle scuole statali negli ultimi 5 anni e che hanno almeno un anno di servizio specifico sulla classe di concorso per la quale intendono partecipare) Alla originaria autorizzazione ad assumere per 30.216 unità è in arrivo, a breve, un DPCM che integrerà di ulteriori 14.438 posti le disponibilità iniziali per un totale di 44.654 posti . L’obiettivo concordato con la Commissione europea è quello di realizzare almeno 20.000 assunzioni.
– entro settembre/ottobre 2024 un secondo concorso (sempre afferente alla fase transitoria) cui potranno partecipare gli stessi docenti di cui sopra ai quali nonché coloro che nel frattempo avranno concluso la prima parte del percorso abilitante (30 CFU). L’obiettivo concordato è quello di effettuare almeno 20.000 assunzioni entro il 30 settembre 2025.
– entro agosto 2025 un terzo concorso cui potranno partecipare esclusivamente i docenti già abilitati o che si saranno abilitati con i percorsi da 60 CFU nonché i docenti triennalisti. L’obiettivo concordato è di assumere almeno 30.000 docenti entro giugno 2026.
Rispetto al primo concorso, Il Ministero ha anche informato che le procedure che precedono il bando sono ormai praticamente concluse e che, di conseguenza, si è molto prossimi alla pubblicazione.
La rimodulazione della tempistica, secondo le nuove scadenze più sopra illustrate, consente al Ministero dell’Università e della Ricerca di disporre di tempi più distesi per la predisposizione dei nuovi percorsi abilitanti andando oltre il termine del 28 febbraio 2024 prevista dal DPCM del 4 agosto per concludere i corsi relativi ai primi 30 CFU.
A questo proposito sarà necessario un provvedimento di aggiornamento del DPCM 4/8/2023 che consentirà anche il riallineamento del testo con le novità introdotte dalla legge di conversione del DL 75/2023 e non presenti nel testo del DPCM, a partire dai percorsi di 30 CFU abilitanti riservati ai precari con tre anni di servizio e ai partecipanti al concorso comma 9 bis.
Sulle problematiche dei percorsi abilitanti, oggetto dell’incontro che è stato fruttuoso anche per la presenza, per la prima volta, del MUR, abbiamo registrato disponibilità su diverse questioni:
1) ampliamento dell’offerta di percorsi per coprire le aree geografiche e le classi di concorso non previste nel fabbisogno indicato dal MIM che ha tenuto conto solo della necessità di avviare percorsi finalizzati alla partecipazione ai concorsi e non anche alla consistenza delle supplenze necessarie per coprire i posti di organico di fatto.
2) definizione della quota di riserva da destinare ai triennalisti e modalità per uno scaglionamento in caso di eccesso di domande
3) disponibilità al confronto prima di decidere criteri di accesso in caso di esubero di domande
4) indicazione di criteri omogenei per il riconoscimento dei crediti già posseduti
5) garanzie che i percorsi di 30 CFU destinati ai docenti già abilitati o specializzati sul sostegno che saranno attivati in soprannumero rispetto all’offerta formativa indicata dal MIM nel calcolo del fabbisogno.
In conclusione i rappresentanti del MUR hanno informato che le domande di accreditamento sono state chiuse il 10 novembre e che l’ANVUR ha 40 giorni di tempo per procedere al riconoscimento degli Atenei che potranno avviare i corsi.
Pertanto al momento nessun Ateneo può ancora dare indicazioni puntuali. Ottenuto l’accreditamento dall’ANVUR. il MUR emanerà un decreto con il numero dei corsi attivabili per ciascuna università. L’impegno preso dalle parti partecipanti all’incontro è stato quello di aggiornarci per proseguire il confronto sia sulle modifiche al DPCM sia sull’emanazione del decreto MUR sul riparto dei corsi e sulle modalità di acceso.
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