(ANSA) – ROMA, 23 DIC – “Speriamo si riescano a trovare soluzioni concrete per garantire la riapertura delle scuole, programmata per il 7 gennaio. Da alcune anticipazioni di stampa, è più che evidente che non si potrà imporre una percentuale predeterminata per gli orari e la frequenza. Gli alunni della secondaria frequenteranno le loro scuole solo se ci saranno i mezzi di trasporto e le condizioni organizzative utili per lo svolgimento delle attività“. Lo dice all’ANSA Maddalena Gissi, segretaria generale della Cisl Scuola. “Sicuramente il disagio sarà molto elevato, tra turni lunghi e rientri in serata; a tutto questo si aggiungeranno le mille complicazioni per le diversità di indirizzo o per l’assenza di mense. Sarebbe stato più opportuno assegnare alle scuole la scelta più opportuna con una soglia minima della frequenza, intorno al 50%. A metà anno scolastico e senza organico aggiuntivo, sarà molto più complicato trovare le soluzioni giuste“, prosegue la dirigente sindacale. “Aspettiamo da tempo di vedere quando sarà il momento di mettere la scuola in agenda e tra le priorità… oggi parliamo di riapertura ma forse dovremmo discutere di come ridare protagonismo ad un settore che ha subito indecisioni e contraddizioni. Se c’è un aspetto di gestione che ricorderemo tutti alla fine della pandemia, è la confusione prodotta“, conclude Gissi. (ANSA). VR
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